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    Al Festival della comunicazione
    non ostile, per accorciare le distanze
    e costruire ponti

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Anche quest’anno SEC Newgate Italia ha partecipato e sostenuto attivamente il Festival della comunicazione non ostile, l’evento organizzato a Trieste dal progetto sociale Parole Ostili. L’edizione 2023 è stata dedicata a un tema davvero provocante: le distanze. Quelle tra le generazioni, tra inclusi ed esclusi, tra politica e cittadini, tra virtuale e reale. Ma anche distanze più interiori, colmabili o da preservare.

“La distanza – ha detto Rosy Russo – è la strada che devo percorrere. Quindi è qualcosa che posso attraversare e mi mette in movimento.”

Tavole rotonde, interviste e interventi di attivisti, imprenditori, influencer, accademici, giornalisti, producer… una straordinaria ricchezza di contributi per affrontare il tema da diverse angolature, sempre con un occhio attento a fenomeni e tendenze della contemporaneità. Da Mare fuori ai progetti sociali nelle carceri, dalla privacy e sicurezza online alla sfida dell’intelligenza artificiale generativa. Dalla rappresentazione delle diversità sui media mainstream con le luci e ombre della cosiddetta “inclusione” alle guerre in corso che percepiamo e raccontiamo in base alla loro lontananza. Due giornate che hanno ampliato il nostro sguardo sul mondo invitandoci alla “cura”, dell’altro e del pianeta, ricordandoci quanto sia importante il mestiere della comunicazione.
Straordinaria anche l’esperienza riservata ai partner, con la lectio magistralis di Mauro Berruto, filosofo ed ex coach della Nazionale maschile di pallavolo, che traendo ispirazione e insegnamento da ambiti e personalità apparentemente distanti tra loro, dallo sport alla filosofia, dalla letteratura alla musica, ha ricordato che chiunque oggi abbia la responsabilità di formare e guidare squadre è chiamato a reagire, senza ricorrere ad alibi, a contesti imprevedibili o avversi, interpretare percorsi non lineari, coniugare competenze verticali e conoscenze orizzontali e, cosa ancora più importante, risvegliare le possibilità di ogni individuo parte di un gruppo.
Colmare le distanze, favorire il dialogo, costruire ponti, diffondere semi di pace: il Festival della comunicazione non ostile è stato, ancora una volta, tutto questo. Perciò non si può che chiudere con un “Grazie!” (la parola più importante).
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